E' fissata per il 16 febbraio alle ore 15 la prima manifestazione unitaria dell’intera magistratura onoraria e di pace organizzata dalle principali sigle sindacali (Unagipa, Angdp, Federmot, Unimo), rappresentative del 95% della categoria, dinanzi alla sede del Consiglio Superiore della Magistratura a Piazza Indipendenza.
La manifestazione segue i numerosi scioperi susseguitisi negli ultimi mesi per contestare, come si legge in una nota dell'ANSA, "l'operato del Ministro Orlando e chiedere al Consiglio Superiore della Magistratura, quale organo di autogoverno, di salvaguardare la dignità e l’indipendenza dei magistrati di pace e onorari, appartenenti a pieno titolo alla magistratura ordinaria".
Afferma in una nota il segretario generale Unione Nazionale Giudici di Pace Alberto Rossi: "Abbiamo ascoltato, con stupore, le dichiarazioni del Ministro Orlando al congresso di Magistratura Indipendente; dinanzi alle puntuali critiche da parte del Presidente di Magistratura Indipendente Antonello Racanelli, che auspicava misure volte al superamento dell”attuale stato di precariato della magistratura di pace ed onoraria, il Ministro Orlando, con una sconsideratezza che lascia esterrefatti, ha dichiarato che non sarebbe possibile stabilizzare dei magistrati precari senza concorso, nonostante la Commissione Europea abbia avviato una procedura di infrazione contro il Governo italiano in quanto, come riconosciuto dal Ministro stesso, per 20 anni in Italia i magistrati onorari sono stati impiegati a tempo pieno come magistrati stabili”.
“Non possiamo credere – ha aggiunto Mariaflora Di Giovanni, segretaria dell”Unione – che il Ministro non solo ignori che l”articolo 97 della Costituzione fa salvi i casi di accesso al pubblico impiego senza concorso previsti direttamente dalla legge, ma, cosa ancor più grave, ignori persino che i magistrati di pace in realtà hanno sostenuto un concorso pubblico per titoli e reiterati esami di idoneità, prima dell”accesso alla funzione e poi ogni quattro anni di servizio”.
Seguiranno nella settimana successiva alla manifestazione nuovi scioperi dell'intera categoria.