Malgrado i numerosi scioperi della categoria, succedutisi a cadenza mensile a partire dal mese di novembre, l’Unione Nazionale Giudici di Pace proclama lo sciopero nazionale dei Giudici di Pace dal 20 al 24 marzo 2017.
Si fa rilevare, da più di un anno ormai, "il comportamento reiteratamente lesivo od omissivo del Ministro della Giustizia, malgrado gli impegni assunti nel corso degli incontri avuti con le organizzazioni di categoria, in sede di corretta amministrazione della Giustizia, di garanzie di indipendenza del giudice, di riconoscimento dei più elementari diritti di lavoro (previdenza, equo compenso, continuità sino all’età pensionabile, tutela della maternità e della salute…), di osservanza dei precetti fondamentali statuiti dalla Costituzione e delle principali Istituzioni Europee (Commissione Europea, Parlamento Europeo, Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa, Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e Corte di Giustizia Europea) e Mondiali (O.N.U.)".
Si preannuncia la prosecuzione delle azioni di protesta nel caso in cui il Governo ed il Ministro della Giustizia Orlando non modifichino l’attuale posizione lesiva, non solo dei diritti fondamentali dei giudici di pace, ma anche delle garanzie approntate dalla Costituzione a tutela dei cittadini e delle imprese che accedono al servizio Giustizia, adottando tutte le necessarie ed improcrastinabili misure.